sabato 24 maggio 2014

Non ho repliche per La Repubblica

Esistono i social network proprio per comunicare.
Uno va sulla pagina che gli interessa, va sulla pagina della persona che cerca e legge.
Chiaramente sta poi alla persona farsi un proprio pensiero su quello che ha letto.
Ma siccome è scritto, piu' che interpretare, ti basta leggere, poi fai tutte le considerazioni del caso, assumendoti le tue responsabilità.
Se sei un giornalista e fai un articolo non riportando quello che c'è scritto su quelle pagine, se non in parte, ma interpretando a tuo piacimento, per me, stai facendo l'ennesima figura di merda.
Se poi oltre ad interpretare riporti mezze notizie, quelle mezze che interessano a te e al tuo giornale, senza approfondire nulla, sempre per me, la figura di merda è doppia.
Perchè quando leggi certi articoli, non sai piu' cosa pensare, vieni messo in difficoltà.
Il lettore ad esempio, potrebbe supporre che chi scrive così potrebbe farlo perchè è comunque un giornalista fazioso e di parte.
Oppure, che  il soggetto dell'articolo sta sulle palle a quel giornalista a quel direttore o anche a tutta la redazione di quel giornale e quindi gli viene fatto un articolo contro e quindi il mestiere del giornalista  non è il tuo mestiere.
In ogni caso, se vai a leggere su una pagina di un social network e poi fai un articolo, o riporti tutto sulla vicenda della quale stai scrivendo, e non solo una parte semmai quella che ti interessa riportare, oppure non scrivi nulla.
Di sicuro, per me, un giornalista obiettivo, riporta l'accaduto, tutto, ma non interpreta o deduce quello che piu' gli aggrada.
Questo vale sempre anche nella vita comune.
Facciamo un esempio:
Se io passando con l'auto uscendo dalla tangenziale, vedo la mamma di un giornalista che conosco, su un marciapiede con panta attillata e tacchi, e intendo che quel giornalista è un figlio di puttana, sto assolutamente sbagliando.
E sbaglia chi fa lo stesso ragionamento.
 La sua mamma potrebbe essere una che è rimasta a piedi, in quella zona, che sta aspettando un taxi, o un amico e, comunque, una donna puo' vestirsi come meglio crede.
Ecco, credo, anzi ne sono convinto, che prima di esprimere un giudizio, meglio rifletterci e capire bene com'è la situazione. Soprattutto se fai il giornalista, se no poi, non puoi offenderti se facendo male il tuo mestiere, qualcuno ti dice che sei fazioso, di parte e, per colpa anche tua, manda a fanculo tutta la categoria...
Nello specifico puo' finire che ti becchi una querela, vieni sanzionato dall'Ordine dei Giornalisti e ne paghi le conseguenze.
Per quanto riguarda la vicenda di Anzola riportata oggi su Repubblica la replica la farà il mio legale, intanto giro il video del mio amico Nik

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