martedì 23 luglio 2013

IL PAPA SBLINDATO


In un mondo normale l'atteggiamento di Papa Francesco in Brasile farebbe parte della normalità, in un mondo normale un Papa che si inebria dell'amore dei suoi fedeli sarebbe l'ovvietà che ti aspetti, ma nel mondo che abbiamo creato tutto questo stona e appare fuori dai canoni prescritti. In questi anni, di fatto, i papi sono stati blindati in auto protettive in una sorta di sacrario mobile di vetro dove il devoto poteva ammirare a distanza ma non poteva ne' toccare ne' avvicinarsi al sacro uomo, nessun contatto umano ammesso. Oggi l'essere umano più importante per la cristianità mondiale si è sblindato, ha rivoluzionato questo status, ha percorso le strade di Rio con i finestrini abbassati, si è fatto toccare e ha interagito con i suoi fedeli, nessuna paura nessun tentennamento, tutto assolutamente normale e teoricamente prevedibile nel mondo che dovrebbe essere ma atto rivoluzionario e anomalo per quello in cui viviamo. Per quanto io non riesca a concepire queste manifestazioni di giubilo che si manifestano in presenza di uomini più o meno importanti, non mi sento ne' di criticarli ne' di condannarli e ammetto che Papa Francesco ha di fatto aperto una breccia e riportato sul pianeta terra la figura del Papa. In un mondo ideale le persone da blindare sarebbero quelle che temono per la loro vita, quelle che temono l'odio della gente per atti da loro stessi compiuti contro l'umanità e non chi dovrebbe rappresentare una qualsiasi religione, trincerarsi dietro un vetro anti proiettili frappone una barriera tra due mondi che di fatto non dovrebbero esistere. Francesco, è un Papa che si sta dimostrando decisamente più umano dei suoi predecessori e se non ci saranno Giuda potrebbe anche rivoluzionare la chiesa. Nik

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