In un mondo normale l'atteggiamento di
Papa Francesco in Brasile farebbe parte della normalità, in un mondo
normale un Papa che si inebria dell'amore dei suoi fedeli sarebbe
l'ovvietà che ti aspetti, ma nel mondo che abbiamo creato tutto
questo stona e appare fuori dai canoni prescritti. In questi anni, di
fatto, i papi sono stati blindati in auto protettive in una sorta di
sacrario mobile di vetro dove il devoto poteva ammirare a distanza ma
non poteva ne' toccare ne' avvicinarsi al sacro uomo, nessun contatto
umano ammesso. Oggi l'essere umano più importante per la cristianità
mondiale si è sblindato, ha rivoluzionato questo status, ha percorso
le strade di Rio con i finestrini abbassati, si è fatto toccare e ha
interagito con i suoi fedeli, nessuna paura nessun tentennamento,
tutto assolutamente normale e teoricamente prevedibile nel mondo che
dovrebbe essere ma atto rivoluzionario e anomalo per quello in cui
viviamo. Per quanto io non riesca a concepire queste manifestazioni
di giubilo che si manifestano in presenza di uomini più o meno
importanti, non mi sento ne' di criticarli ne' di condannarli e ammetto
che Papa Francesco ha di fatto aperto una breccia e riportato sul
pianeta terra la figura del Papa. In un mondo ideale le persone da
blindare sarebbero quelle che temono per la loro vita, quelle che
temono l'odio della gente per atti da loro stessi compiuti contro
l'umanità e non chi dovrebbe rappresentare una qualsiasi religione,
trincerarsi dietro un vetro anti proiettili frappone una barriera tra
due mondi che di fatto non dovrebbero esistere. Francesco, è un Papa
che si sta dimostrando decisamente più umano dei suoi predecessori e
se non ci saranno Giuda potrebbe anche rivoluzionare la chiesa. Nik
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