mercoledì 16 ottobre 2013

Grasso che cola....


Gent.mo Aldo Grasso, ho letto il suo articolo di oggi dal titolo "Denunce giuste e moralismi sbagliati..." Un insieme di contraddizioni del tipo:  "Giusto questo, ma sbagliato. Il mercato decide, ma la RAI è pubblica" etc..etc... Sig. Grasso non è difficile da capire, pensi ci sono arrivato anch'io e decine di milioni di cittadini italiani, stanchi, che pagano le tasse.. Nessuno mette in dubbio la capacità degli attori/protagonisti alla Fazio e alla Crozza. Nessuno discute le regole di mercato (ma ce ne sono ora in questo settore??). Ma, in un momento come questo ridursi il compenso anche della metà, sarebbe stato non solo apprezzato, ma accolto da ovazioni. Se la RAI perde oltre duecento milioni l'anno che ripianiamo noi ultimi tartassati, non è forse il caso di ridimensionare qualcosina? Lei riesce addirittura a dire: "invocare la trasparenza sui contratti delle cosiddette star o dei conduttori di primo piano significa solo fare un favore alla concorrenza."  Prima di tutto la trasparenza è alla base del  servizio pubblico, o no? E poi, ma secondo lei la concorrenza MEDIASET, la SETTE o SKY, sarebbero pronti a tirare fuori sei milioni di euro per Fazio, cinque per Crozza e altri venticinque per la trasmissione di quest'ultimo? Ma suvvia non scherzi. Silvio ha altri problemi economici a cui pensare, tra gli alimenti alla sua ex moglie, per non parlare del mantenimento al partito... Cairo sarebbe disposto a tali investimenti? Se fosse vero perchè Crozza non resta alla Sette ? Lei ha ragione quando dice che : "... quindi se la Rai, come spesso viene dipinta, è un luogo dove si assumono, in mezzo a tanti bravi professionisti, anche parenti, amici, amici degli amici, fidanzate, fidanzati, amanti, incapaci la colpa dovrebbe ricadere sul vero editore. In questa prospettiva, anche la Commissione di vigilanza andrebbe intesa come un istituto che umilia le responsabilità dei dirigenti di Viale Mazzini e che serve solo a sancire il controllo dei partiti sulla Rai: una vera vergogna" ed anche: "Se c’è da calmierare i compensi, la battaglia è più che giusta. Se c’è da promuovere una campagna di «pulizia etnica» per restituire verginità a Viale Mazzini bisognerebbe cominciare a denunciare tutte quelle persone che occupano indegnamente un posto, dirigenti compresi, tutti quei conduttori che sono stati messi lì grazie a una raccomandazione e fanno flop, tutti i «fornitori» che profittano di un intervento dall’alto." Ha ragione da vendere quando attacca la Commissione di vigilanza che è li da sempre per controllare l'emittente pubblico mettendo le proprie pedine, ripeto ha proprio ragione, ma solo fino alla virgola. Anche lei non poteva esimersi dal tirare la fucilata al Movimento 5 Stelle e scrive: "È ridicolo poi che la presidenza sia in mano ai grillini: invece di abolirla la cavalcano."  Credo che di ridicolo ci sia altro in RAI, anzi di tragico. e se la RAI è  messa come è messa non credo sia colpa dei "grillini"... Ora cosa devo pensare? Che lei non è informato sul progetto del M5S e cioè di abolire proprio la Commissione stessa come lo stesso presidente Fico, proprio da Fazio, ha piu' volte ribadito? ( Fico: " sono l'unico che non giornalisti di riferimento e non ho inserito nessuno..."ndr) O devo pensare che anche lei non vede di buon occhio l'arrivo di un movimento che chiede legittimamente trasparenza su come vengono sperperati i nostri soldi? In ogni caso sta facendo mala informazione. Ah dimenticavo, un'ultima cosa. Lei ha scritto anche che in RAI: " la pluralità delle istanze politiche.. è assicurata dalla molteplicità delle fonti" ... Toto' farebbe partire una sonora pernacchia, ma mi basta la sempre sua famosa: "MA MI FACCIA IL PIACERE..". Cosa intende per pluralità politica? Mandare nei telegiornali sei minuti del PDL, sei minuti del PD due minuti delle altre forze politiche e denigrare, quasi sempre, per venti secondi il M5S ? E' questa la pluralità di cui parla? 
http://www.corriere.it/politica/13_ottobre_16/polemica-brunetta-fazio-rai-stipendi-denunce-giuste-moralismi-sbagliati-e41db22a-3629-11e3-b4e4-e4dfbe302858.shtml

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